Il Lago Lavodilec si trova nei pressi di Fénis, nella Val Clavalité. Si tratta di una zona relativamente selvaggia, incuneata tra la valle di Cogne e la valle di Champorcher. Il lago alpino dal colore del blu cielo si raggiunge attraversando la valle, con il sentiero che conduce al Bivacco Borroz.
Difficoltà | E (escursionismo medio) |
Punto di partenza | Pian Clavalité |
Lunghezza | 17,5 km (andata e ritorno) |
Ascesa | 843 (partenza 1525m, arrivo 2368m) |
Escursione in breve
Lasciata la macchina al parcheggio pubblico, si attraversa una prima strada sterrata che conduce all’entrata della valle, affiancata da un piccolo lago artificiale e un bar. Si continua per la strada principale che porta nei boschi, dove a un ponte di legno bisognerà girare a destra e iniziare a salire. All’incirca 30 minuti prima dell’arrivo al Bivacco Borroz, bisognerà tagliare verso destra, su un sentiero poco visibile. Qui ha inizio il vero dislivello, in 30 minuti vi ritroverete davanti al Lago Lavodilec, nel cuore della Val Clavalité.
Come arrivare al Lago di Lavodilec
La nostra gita al Lago di Lavodilec non era programmata, dovevamo infatti esplorare un luogo in Piemonte, ma abbiamo messo la traccia GPS sbagliata e a un certo punto ci siamo trovati il segnale stradale che ci dava il benvenuto in Valle d’Aosta.
Possiamo quindi dire che questa escursione è stata una sorpresa, e alla fine siamo molto contenti che il caso ci abbiamo condotti qui, perché il panorama è stato da togliere il fiato!
Per raggiungere l’inizio del percorso dovete dirigervi vero il comune di Fénis e poi seguire le indicazioni per la Val Clavalité, fino a un parcheggio pubblico dove potrete lasciare la macchina.
Qui si segue l’indicazione per un bar che conduce su una strada sterrata, affiancata da alti alberi da entrambi i lati. Alla fine di questa vi si aprirà un paesaggio bellissimo e verde, con un piccolo laghetto artificiale alla vostra destra. Scendete in quella direzione, sorpassate il bar con le sue panchine di legno e continuate sul sentiero principale.
Quando siamo andati noi, tutti intorno i prati ospitavano le mucche al pascolo, che ci guardavano incuriosite. Le abbiamo salutate e ci siamo inoltrati verso il bosco di larici. Il percorso vede all’inizio delle belle case di legno e pietre con i giardini curati, sul lato desto invece il rumore del torrente che scorre.
Si continua diritto, si gira a destra sul primo ponte attraversandolo per seguire le indicazione per il bivacco. Più avanti si incontra un secondo bivio con delle indicazioni gialle, anche qui bisogna mantenere la destra, verso il cartello con la mappa di tutti i sentieri della valle.
Iniziamo a salire, il percorso non è pesante, anzi permette di osservare senza fatica tutti gli elementi che ci circondano: alberi, farfalle, uno strano ragno giallo e un sacco di formiche!
La prima parte della gita è caratterizzata da alberi, più avanti invece, dopo aver attraversato nuovamente il fiume, il panorama diventa più roccioso e le alte montagne fanno da sfondo. Sulle loro pareti si possono osservare molte cascate, dovute allo scioglimento della neve. Queste si fanno strada sotto forma di piccoli fiumiciattoli sulla strada asfaltata, quindi fate attenzione alla scelta di scarpe, vi consigliamo un paio impermeabili.
Quando si osserva in lontananza il Bivacco Borroz è giusta l’ora di tagliare verso destra. Il sentiero è poco visibile e privo d’indicazioni, vi sarà sicuramente d’aiuto la mappa GPS. Preparatevi agli ultimi 200 metri di dislivello un po’ ripidi, ma semplici da percorrere, su un piccolo sentiero. Salendo la vegetazione cambia, si fa più bassa e si riduce a un prato verde. Sulle rocce troverete nelle frecce che vi indicano la via fino al lago.
Il lago e Rifugio privato Turati
Saprete di aver raggiunto la destinazione quando un rifugio triangolare vi comparirà di fronte, si tratta del rifugio privato Turati. Alle sue spalle limpido e calmo, vi aspetta il Lago di Lavodilec.
Il suo colore blu intenso ci ha meravigliati e il modo in cui verso le sponde il colore sfuma in un verde smeraldo è bellissimo! L’acqua era molto fredda, ma siamo stati abbastanza coraggiosi da immergerci i piedi.
Abbiamo steso una coperta e ci siamo goduti il pranzo di fronte a questo spettacolare naturale, nella pace e silenzio più assoluto.
Quando ci siamo rigenerati, abbiamo percorso il sentiero al contrario e abbiamo concluso la nostra escursione nella Val Clavalité.
Se sei un amante dei laghi, leggi la nostra guida ai laghi alpini del Piemonte!
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INTERESSANTE